IL ROSTRO

RELITTO AL LARGO DI ACQUALDRONI, SI TRATTA DI UN RITROVAMENTO DI ECCEZIONALE IMPORTANZA, DEL 36 A.C.

Recuperato il rostro, la parte armata della prua delle navi da battaglia romane che serviva a speronare le navi nemiche. Testimonianza della battaglia di Nauoloco, avvenuta più di due mila anni fa

“Un ritrovamento di eccezionale importanza, unico nel suo genere”, così definisce il soprintendente del mare della Regione siciliana Sebastiano Tusa, il relitto rinvenuto oggi pomeriggio a 500 metri dalla spiaggia di Acqualadroni.



La segnalazione era arrivata solo ieri alla Capitaneria di porto da un ufficiale della stessa capitaneria che si trovava con la moglie al largo di Acqualadroni. I due coniugi si erano immersi al largo della costa messinese, e solo per puro caso avevano notato il relitto. Dopo la segnalazione, immediati sono stati i sopralluoghi della soprintendenza che ha potuto verificare l’importanza del ritrovamento. Si tratta, infatti, di un rostro, vale a dire una parte della prua delle navi da battaglia di epoca romana, nello specifico una vera e propria arma posizionata a filo d’acqua che permetteva di speronare le altre navi.



Alle cinque di oggi pomeriggio quattro sommozzatori della Capitaneria di porto coadiuvati da un quinto sommozzatore della soprintendenza del mare siciliana hanno portato alla luce il relitto, che verrà trasferito a Palermo per le analisi e gli studi necessari.



Ma il soprintendente si può già sbilanciare: “E’ unico nel suo genere senz’altro: gli altri ritrovamenti di rostro non avevano la parte in legno che questo presenta, che ci permetterà la datazione a radio carbonio, così come la dendrocronologia,e saremo in grado di risalire con esattezza alla data di fabbricazione. Il relitto è pero’ di eccezionale importanza anche per un altro motivo: le notizie storiche ci riportano alla battaglia di Nauloco del 36 a.c. dopo la morte di Cesare i triumviri si fecero guerra tra di loro, la battaglia di Nauloco tra la flotta di Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno e quella di Marco Vipsanio Agrippa, ammiraglio di Ottaviano, nei pressi di capo Nauloco (Capo Tindari). Il ritrovamento risolve la querelle tra gli studiosi sul luogo della battaglia, alcuni studiosi sostenevano infatti che la battaglia fosse avvenuto al largo di Nauolo altri che il luogo del combattimento fosse esattamente questo, dove oggi abbiamo rinvenuto il rostro. Così la scoperta di oggi è una vera e propria testimonianza del luogo dove si svolse la battaglia. Questo tipo di arma era tipica delle navi da battaglia romane. Finora sono stati recuperati solo altri sei rostri, di cui solo due in mare, questo è il settimo, gli altri due ritrovamenti in mare sono stati, uno in Israele, e l’altro al largo della Egadi, lo scorso giugno, ma nessuno dei precedenti rostri presentava anche la parte in legno che univa l’arma alla nave. Peraltro devo dire che gli altri non erano neanche nelle stesse condizioni, questo si presenta quasi intatto”.
Una parte in legno più consumata, un’altra in metallo completamente intatta, un’incisione nel lato sinistro che raffigura una spada la cui punta diventa un tridente, accompagnando la forma del rostro: così si presentava appena riemerso dal mare di Acqualadroni l’imponente reperto archeologico.

www.normanno.com

il rostro è stato trasferito a Pisa nel centro di restauro del legno bagnato e dovrebbe rientrare a Messina entro la fine del 2010. (centonove)

bella notizia ma ne servirebbe un'altra ancora più bella, quando rientrerà in città il rostro bello e restaurato il museo del mare tanto osannato dall'assessore è pronto? o sarà lasciata a marcire in un deposito della soprintendenza?

il nuovo anno ti ha portato più grinta bravo aspettiamo con curiosità nuove notizie

Lazarus ha scritto:

il nuovo anno ti ha portato più grinta bravo aspettiamo con curiosità nuove notizie

la verità è che sono stanco di vedere persone non all'altezza della situazione per provare a risollevare Messina

si sente tanto parlare di questo museo con tanti siti individuati, tante ipotesi e come al solito sono sempre in alto mare

bella questa museo in alto mare

In questo caso il sito più appropriato potrebbe essere il parco Horcynus Orca
Se non ricordo male dovevano allestire una sala-mostra di tutti i pesci esistenti nei fondali dello stretto

Il rostro bronzeo quasi pronto a tornare a Messina. Buzzanca: "Sarà la perla del Palacultura"
Ancora tre o quattro mesi d'attesa e poi il bronzeo rostro di nave romana, ritrovato due estati fa al largo di Acqualadroni, tornerà nella città dello Stretto. A confermarlo è la Sovrintendenza ai Beni Culturali e l'Amministrazione comunale che, ieri, durante la conferenza stampa in cui sono stati presentati i risultati delle immersioni nel relitto Produgal, non si è fatta sfuggire la possibilità di parlare del reperto di eccezionale valore adesso a Pisa per importanti operazioni di restauro.
"Fra tre o quattro mesi al massimo - ha spiegato il sovrintendente Tusa - il rostro, con tutte le autorizzazioni necessarie, potrà tornare in città. A quel punto si dovrà stabilirne il destino".
Su questo il sindaco Buzzanca e l'assessore alle Politiche del Mare, Pippo Isgrò, hanno avuto immediatamente le idee chiare: "Lo metteremo al Palacultura - hanno detto cogliendo al volo il "lancio" di Tusa - poi sarà la punta di diamante del realizzando Museo del Mare".
Il reperto è di valore eccezionale sia per la rarità dei rostri ritrovati in situ (ndr. gli altri due sono stati ritrovati nelle acque delle Isole Egadi ed a Hatlit in Israele), sia perché per la prima volta si sono conservati i frammenti di legno ed i perni di fissaggio del rostro alla struttura della nave.
E' infatti presente un doppio incamiciamento del legno fissato con una tecnica particolare. Il rostro, integro e di fattura eccellente, è decorato lateralmente sui due lati da due gladi (spade) dividendosi stilisticamente a formare un tridente.
Si tratta, com'è noto, di uno dei relitti della flotta di Sesto Pompeo sconfitta da Agrippa davanti Capo Rasocolmo nel 36. a. C., come confermano le fonti storiche ed i ritrovamenti effettuati in passato nelle acque di Acqualadroni.

www.98cento.it

non ho capito bene se il rostro sarà ospitato al palacultura o sarà la nuova sede del museo del mare.

Giulio ha scritto:

non ho capito bene se il rostro sarà ospitato al palacultura o sarà la nuova sede del museo del mare.

La realtà è che si vive in una città senza programmazione e il palacultura è la prova. Dopo ventotto anni di attesa per renderlo fruibile non si sa a cosa può essere utile

Francesca ha scritto:

Giulio ha scritto:

non ho capito bene se il rostro sarà ospitato al palacultura o sarà la nuova sede del museo del mare.

La realtà è che si vive in una città senza programmazione e il palacultura è la prova. Dopo ventotto anni di attesa per renderlo fruibile non si sa a cosa può essere utile

uffici comunali? biblioteca? teatro?

si può fare di tutto basta che lo rendono fruibile alla città per 12 mesi l'anno

Tornerà da noi molto presto. Ormai, a quanto dicono, dovrebbe essere una questione di settimane. Il rostro di Acqualadroni, che venne clamorosamente "ripescato" per caso nell'ormai lontano settembre del 2008 dovrebbe entro l'anno rientrare a Messina dopo una complessa fase di restauro.
Il rostro di Acqualadroni presto in città Il restauro a Pisa in dirittura d'arrivo, entro l'anno l'eccezionale reperto potrebbe essere finalmente esposto (fonte gazzetta del sud)

Francesca ha scritto:

Tornerà da noi molto presto. Ormai, a quanto dicono, dovrebbe essere una questione di settimane. Il rostro di Acqualadroni, che venne clamorosamente "ripescato" per caso nell'ormai lontano settembre del 2008 dovrebbe entro l'anno rientrare a Messina dopo una complessa fase di restauro.
Il rostro di Acqualadroni presto in città Il restauro a Pisa in dirittura d'arrivo, entro l'anno l'eccezionale reperto potrebbe essere finalmente esposto (fonte gazzetta del sud)

esposto, e dove? nell'atrio del municipio? il progetto del museo del mare che fine ha fatto?

Salvo ha scritto:

Francesca ha scritto:

Tornerà da noi molto presto. Ormai, a quanto dicono, dovrebbe essere una questione di settimane. Il rostro di Acqualadroni, che venne clamorosamente "ripescato" per caso nell'ormai lontano settembre del 2008 dovrebbe entro l'anno rientrare a Messina dopo una complessa fase di restauro.
Il rostro di Acqualadroni presto in città Il restauro a Pisa in dirittura d'arrivo, entro l'anno l'eccezionale reperto potrebbe essere finalmente esposto (fonte gazzetta del sud)

esposto, e dove? nell'atrio del municipio? il progetto del museo del mare che fine ha fatto?

mi è sfuggita la notizia del ritorno?