EX OSPEDALE MARGHERITA

La Regione vuole mettere all’asta l’ex ospedale Margherita. Ardizzone: «Scelta assurda»

L’ex vicesindaco: «L’unica strada percorribile è quella di creare un grande polo culturale di eccellenza»

Oltre un anno fa era nato una sorte di tormentone, finito del nulla: l’ex ospedale Margherita è del Comune o della Regione? Il tiro alla fune sembra sia stato vinto da Palermo, che oggi rilancia e pare sia intenzionato a mettere in vendita la struttura. Una decisione che l’ex vicesindaco ed ex assessore alla Cultura del Comune di Messina, l’attuale deputato regionale dell’Udc Giovanni Ardizzone, definisce «assurda». Fino a qualche anno fa dalla Regione, d’intesa con la direzione generale del tempo, si insisteva su un projet financing di 55 milioni di euro per la realizzazione di un grande centro di riabilitazione; successivamente la stessa Regione, seppur nell’alternanza dei governi, propone per bocca dei suoi direttori generali ed assessori la vendita di tale importante struttura. Senza entrare nel merito della titolarità dell’immobile (Comune o Regione), ribadisco che l’unica strada percorribile è quella di creare un grande polo culturale di

eccellenza, secondo la felice intuizione che per prima ha avuto la dott.ssa Sandra Conti che è stata direttrice della biblioteca regionale di Messina».

L’ex vicesindaco sostiene che «in questi locali possono essere trasferiti sia la Soprintendenza ai Beni Culturali che la Biblioteca Regionale; in atto queste due istituzioni sono ospitate in locali affittati dall Regione per oltre 700 mila euro l’anno. Peraltro, il progetto di rifunzionalizzazione può essere preparato immediatamente all’interno della Soprintendenza di Messina con la possibilità di attingere ai fondi comunitari la cui scadenza del 2013 è prossima. Non è più tollerabile – conclude Ardizzone - né lo stato di abbandono, né alcuna ipotesi speculativa su un immobile di pregio che appartiene alla storia di Messina e del quale solo i messinesi hanno il diritto di imporne la destinazione a servizio della città e non dei privati».

www.tempostretto.it

mancava solo questo, la vendita del margherita e i soldi incassati vanno alla regione, mica stupidi questi.

Giulio ha scritto:

mancava solo questo, la vendita del margherita e i soldi incassati vanno alla regione, mica stupidi questi.

in questi mesi c'è la scelta delle amministrazioni (vedi anche comune e provincia) di vendere immobili e fare cassa.

fare cassa oggi e poi pagare gli affitti annuali di immobili fatiscenti e al limite della sicurezza del personale che sono superiori alle entrate bel ragionamento

per non allarmare la popolazione e non farla scendere in piazza subito dopo la chiusura dell'ospedale avevano assicurato un grande centro di riabilitazione.
Chi fosse quel politico non importa ma aveva intuito in tempi non sospetti il vero problema dei siciliani
(la fine dei viaggi della vergogna) si perchè nelle nostre strutture con bravi medici dopo l' intervento chirurgico non possono fare altro che dimettere il paziente e indirizzarlo in centri specializzati del centro nord italia per la riabilitazione.
Chi ha questo potere oggi non pensa a quanti siciliani devono far fronte accompagnando i loro cari con spese di viaggi e soggiorni impoverendo sempre più la già critica situazione economica famigliare.

no e poi no, quasi tutte le strutture messe in vendita dal comune e della regione sono recuperabili basti pensare all'ex macello comunale di via S. Cecilia perchè non riconvertirlo in istituto nautico anche per la vicinanza del mare? e l'ex ospedale margherita ristrutturato in sede centrale della sovrintendenza con annesso museo archeologico e del mare? sono pazzo a pensare questo?

non sei pazzo i nostri amministratori dovrebbero parlare con la gente comune confrontarsi giornalmente con la realtà cittadina ma non possono, sai hanno tanto da fare

magari ascoltassero ci possono essere tantissime ottime idee in giro proprio come quella del nostro amico Lazarus

l'assessore regionale Missineo in visita ufficiale a Messina ha detto che il polo culturale si può fare trasferendo anche la sede della sovrintendenza con un risparmio annuo di circa 700 mila euro di affitti.

Lazarus ha scritto:

l'assessore regionale Missineo in visita ufficiale a Messina ha detto che il polo culturale si può fare trasferendo anche la sede della sovrintendenza con un risparmio annuo di circa 700 mila euro di affitti.

si può? si deve fare spendere 700 mila euro a vuoto è allucinante

Mezza promessa fatta a denti stretti << si può fare >> per certi versi non significa niente, se non c'è un seguito alla domanda con una richiesta ufficiale, di fondi e programmi. Aspettiamo e speriamo in un buon esito.

Preso atto che non esiste un vincolo di destinazione d'uso del complesso immobiliare a fini sanitari, il governo regionale dà via libera alla realizzazione della Cittadella della cultura nell'ampia area che ha ospitato l'ospedale Regina Margherita sul viale Libertà.
La notizia è deflagrante. E in sé contiene i prodromi di una più che auspicabile svolta urbanistica per alcuni aspetti – se solo lo si vorrà – e d'indirizzo programmatico di una città che fatica a intravedere linee di sviluppo che facciano leva su ciò che di più prezioso Messina ha: il suo paesaggio, la storia, le risorse culturali mai adeguatamente valorizzate. E nelle «more della definizione» di un progetto che non potrà non attingere a fondi europei – ce ne sono in abbondanza, basta produrre idee percorribili e credibili –, l'assessore all'Economia Gaetano Armao mette per iscritto che «reputa opportuno che gli uffici della Biblioteca regionale e della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali possono intanto trasferirsi presso l'ex ospedale che, peraltro, in parte risulta occupato da altri uffici statali».

per leggere l'intero articolo http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=125753&Edizione=13&A=20110909

Ardizzone è soddisfatto io un poco meno l’'ordine del giorno firmato da Ardizzone e votato dall'Ars il 30 aprile scorso e cioè dopo 5 mesi esce fuori solo ora questa notizia e si augura che il comune faccia la sua parte e che sbloccata la parte politica si deve pensare a recuperare l’area.
Senza finanziamento e un adeguato progetto di ristrutturazione rimane sempre tutto sul libro dei sogni

c'è Ardizzone dietro il banco di regia è un suo pallino, sta sicura che li spinge a fare presto un sopralluogo per valutare il da farsi

ma se non ci sono coperture finanziarie che fare?

si trovano se è vero che si risparmia tanto.

Giulio ha scritto:

si trovano se è vero che si risparmia tanto.

si, si trovano ma quando?

quando non trovano più l'accreditamento mensile per il canone d'affitto e arriva un bel sfratto esecutivo

ma siii tanto a cosa giova qui in città, poca roba e tante spese

Francesca ha scritto:

ma siii tanto a cosa giova qui in città, poca roba e tante spese

grazie al governo siciliano e al risparmio che si doveva fare con la riorganizzazione strutturale dei beni culturali, io a questi li farei ritornare con la sede a siracusa come una volta e li pagherei un tot a pratica finita. Altro che stipendi fissi

spero che il nuovo anno porti più finanziamenti e meno parole

Christian ha scritto:

spero che il nuovo anno porti più finanziamenti e meno parole

più parole e meno fatti nuova interrogazione perchè è abbandonatissimo ma in un padiglione ci sono lavori di ristrutturazione per l'asp?

chi ha fatto l'interrogazione ha visto l'esposizione del cartello indicante gli estremi della concessione edilizia e degli altri elementi?

Francesca ha scritto:

chi ha fatto l'interrogazione ha visto l'esposizione del cartello indicante gli estremi della concessione edilizia e degli altri elementi?

credo di si ma forse è in cerca di pubblicità per le comunali

Salvo ha scritto:

Francesca ha scritto:

chi ha fatto l'interrogazione ha visto l'esposizione del cartello indicante gli estremi della concessione edilizia e degli altri elementi?

credo di si ma forse è in cerca di pubblicità per le comunali

infatti i lavori di ristrutturazione riguardavano solo il padiglione dell’ex Ortopedia per un PTA (presidio territoriale di assistenza) e chi ha fatto l'interrogazione non era a conoscenza? ma che bravo