TORRENTE BADIAZZA

Consegnati i lavori di riqualificazione nell'alveo del Torrente Badiazza

Il progetto, realizzabile in tre anni, prevede una spesa di 8 milioni e 500 mila euro

Consegnati questa mattina i lavori per la riqualificazione della viabilità nell'alveo del Torrente Badiazza, appaltati alla ditta aggiudicatrice Sidoti di Montagnareale in Ati con l'impresa Gangemi.
Non hanno mancato l'appuntamento il sindaco Giuseppe Buzzanca, il presidente dello Iacp Giuseppe Santalco, i rappresentanti della quinta municipalità ed i tecnici del Comune e della direzione lavori.

Il progetto, i cui lavori potranno essere ultimati in tre anni, prevede un intervento non solo di riqualificazione viaria che sarà attuato a partire dal sito di S. Maria della Scala, lungo il corso del torrente Badiazza fino quasi all’innesto con la parte già coperta, in prossimità della piazzetta di Ritiro, ma anche i tre affluenti Saggio, Vallonazzo e Cavaliere con i relativi nuclei abitativi, per la cifra complessiva di 8 milioni e 500 mila euro.

Non solo viabilità, ma una azione complessiva di risanamento che tenderà a favorire la fruizione di un territorio fra i meno conosciuti, a ridosso della città. Il risanamento e la riqualificazione sono affidati sia alle tipologie urbanistiche adottate, che all’uso dei materiali; è prevista infatti una pista ciclabile che, dall’innesto dalla via Palermo, porta fino alla restaurata Badiazza, sviluppandosi lungo un percorso punteggiato da alcune aree di sosta attrezzate a verde, senza interventi pervasivi.

www.tempostretto.it

stanno iniziando a mettere i travertini dalla parte bassa praticamente dopo il ponte dell'autostrada 100 mt + sopra c'è un'ingresso sterrato da li a salire poi 200 mt sotto il monastero stanno posando i tubi x l'illuminazione stradale e man mano mettono un cordolo che dovrebbe essere una spece di marciapiede quando completato occorrono foto x capire bene faremo spero di essere stato chiaro si ????? credo di no troppo tortuoso il discorso

Finalmente dopo tanto tempo... io, sghiccio e lazarus. Aggiornamento completo su reportage

La gazzetta del sud oggi riporta i motivi del ritardo sulla tabella di marcia: mandati di pagamento che non arrivano da sette mesi e una perizia di variante, già approvata, ma bloccata senza alcuna motivazione. La ditta Sidoti con tutte le difficoltà della situazione sta cercando di rispettare gli impegni con qualche ritardo di quattro - cinque mesi, ma se arrivano i soldi e il via libera alla perizia di variante sarà in grado di recuperare il tempo perso e di completare i lavori come da contratto a fine dicembre 2010

ecco i motivi della riduzione del numero dei lavoratori. L'assessore e il direttore dei lavori perchè non si danno da fare a mettere in pagamento le spettanze arretrate invece di fare dichiarazioni inutili alla stampa.

il bello è che nell'incontro precedente il sindaco aveva assicurato l'arrivo dei soldi

voci di corridoio dicono che l'impresa da lunedì interromperà i lavori ....... voci non confermate rimango in attesa di conferme

confermato la ditta ha preso tutti i mezzi e chiuso il cantiere

la ditta in ogni caso se non rescinde il contratto ha sempre la responsabilità dell'area di cantiere. ATTENZIONE meglio denunciare per tempo inadempienze e irregolarità quì il rischio a cose e persone è h24 specialmente in questa stagione invernale e abbastanza piovosa

ho parlato telefonicamente con il presidente e con un consigliere di circoscrizione, mi hanno assicurato tramite l'assessore che da ieri c'è in pagamento la trance dello stato di avanzamento dei lavori e come da accordo con la ditta dalla prossima settimana ci sarà il ritorno di tutta la manodopera che serve. Ho chiesto un incontro prima possibile di tutta la delegazione con i residenti e aspetto risposta per il giorno, ora e luogo in modo tale che ogni residente esponga i propri disagi. ASPETTIAMO SPERANZOSI

Salvo ha scritto:

ho parlato telefonicamente con il presidente e con un consigliere di circoscrizione,

anche io questa mattina sono stato nella sede del quartiere alle ore 11 alcuni consiglieri sono saliti nel torrente Badiazza e abbiamo visto la situazione. Anche loro concordano che adesso il problema da risolvere è dal ponte all'imbocco di via palermo, oggi hanno lavorato solo 4 operai gli altri pare siano stati licenziati, anche io so che l'assessore RAO ha confermato che lo stanziamento è pronto siamo speranzosi che i lavori riprendano con tutto il rimante della forza lavoro oggi licenziata.

ritornando al discorso della responsabilità è sempre dell'impresa anche se c'è un contenzioso o si è in attesa di varianti e roba varia

Infatti si tratta di dovere approvare la variante e sicuramente passeranno mesi 4-5 se tutto va bene, il problema è che attualmente non c'è sicurezza per come hanno lasciato il cantiere, anche se dicono che se ci sono problemi arriveranno, ma entro quanto tempo?? e chi ha i loro numeri per rintracciarli?? quì si rischia in caso di inagibilità della strada di far chiudere la scuola e pericoli per la popolazione locale e se la strada non è agibile i ragazzi come saranno accompagnati nella scuola dove verranno dirottati??? adesso tutto quello che verrà fuori alle prime acque nella discesa accanto il ponte di ferro si riverserà nella strada distruggendo gli argini fatti di terra. Spero domani di poter fare delle foto e commentarle una per una, per rendere chiaro il problema chi non vede sul posto non riesce a rendersi conto della sicurezza mancante.

A Voi i commenti. Alla prima pioggia farò altro reportage per verificare la sicurezza del torrente e i danni avvenuti
tutte le foto 640x480 su reportage

visto sghiccio? la gazzetta del sud oggi riporta che il cantiere del torrente Badiazza è desolatamente chiuso da mesi che è un opera che ha sempre seguito con attenzione. Ma di riprendere lavori cosa aspettano?

parlando con l'assessore mi spiegava che lui in questo progetto ci ha messo la faccia e che il blocco dei lavori è una conseguenza alla ritardata nomina del commissario per firmare la variante e che spera al più presto (febbraio?) di far ricominciare i lavori e in accordo con la ditta di assumere più operai per recuperare il tempo perduto.

Salvo ha scritto:

parlando con l'assessore mi spiegava che lui in questo progetto ci ha messo la faccia e che il blocco dei lavori è una conseguenza alla ritardata nomina del commissario per firmare la variante e che spera al più presto (febbraio?) di far ricominciare i lavori e in accordo con la ditta di assumere più operai per recuperare il tempo perduto.

confermo era proprio questo che mi avevano detto tempo fà. Adesso speriamo che il buon Dio protegga chi abita nel terreno demaniale e non faccia piovere copiosamente altrimenti sono guai

Gli ultimi due articoli della gazzetta, uno positivo e l'altro no. In ogni caso la variante è stata approvata e nulla più osta alla ripresa dei lavori.

23 febbraio

Bonifica del torrente Badiazza e nuova viabilità: approvata la variante
l'Istituto di via Ettore Lombardo Pellegrino ha approvato la variante relativa ai lavori di recupero ambientale e per la nuova viabilità lungo il torrente Badiazza. Recepite – ha fatto sapere ieri sera il commissario Laface – le condizioni imposte dal Genio civile: si tratta di una serie di severe prescrizioni a tutela dell'incolumità pubblica. Opera preziosa che così potrà essere portata a termine.


6 marzo

Badiazza: danni alle opere di regimentazione Un tratto di muro ha ceduto, la chiesa è allagata. Urge riprendere i lavori e recepire i rilievi del Genio Civile


Torrente Badiazza e protezione civile, un matrimonio che è ancora lontano dal celebrarsi. E lo diciamo subito, a scanso di equivoci: per quante opere idrauliche possano farsi (e vanno fatte) la piena sicurezza resterà un utopia, una pericolosa illusione fino a quando il Comune, e le altre autorità, consentiranno a numerose famiglie di vivere nella sezione idraulica del torrente, o ai suoi margini. Sono addirittura 19 le case abusive lungo il torrente Badiazza.
Questa premessa s'impone – altrimenti scriveremmo dal... pianeta Marte – prima di raccontare degli ultimi effetti del maltempo sui cantieri comunali, sospesi dal 2010, per la sistemazione viaria del Badiazza. Il che suggerisce anche di tornare sulle severe prescrizioni che il Genio Civile ha posto alla variante d'appalto presentata dal Comune. Come si ricorderà l'ingegnere capo, Gaetano Sciacca, ha dato il nulla osta idraulico e al contempo ha mosso all'intera progettazione alcuni rilievi, richiedendo opere di protezione a monte e di regimentazione degli affluenti. Ma andiamo con ordine. Da qualche giorno, come segnalato dal dott. Cosimo De Francesco, le piogge battenti hanno fatto scivolare a valle ingenti quantità di terra e fango. In sé nulla di scandaloso: in qualunque torrente, tanto più sottostante a ripidi costoni, la forza erosiva delle acque crea sconvolgimento. E d'altra parte la nuova regimentazione è ancora parziale. Ma ci sono alcuni effetti distruttivi: le infiltrazioni hanno fatto collassare un tratto della parete protettiva del greto. Opere incomplete visto lo stop forzato che dura da molti mesi. E di pioggia in pioggia l'erosione rischia di fare ulteriori danni. Non finisce qui: ruscelli si sono riversati nel piano di fondazione della millenaria chiesa di S. Maria della Valle, grande bene culturale cui il Comune vuole assicurare una degna viabilità. Eccoci dunque al punto chiave delle prescrizioni del Genio Civile. La concessione del nulla osta idraulico – spiega l'ing. Sciacca – è dipesa dalla volontà di non affossare quello che è comunque un primo intervento per introdurre una viabilità sicura. Ma attenzione: dopo la grande tragedia dell'1 ottobre 2009, e in considerazione del fenomeno delle colate detritiche, il Genio Civile chiede a monte, oltre alla vasca di calma, robuste barriere paramassi e paradetriti mentre a valle, per alcuni affluenti, reputa del tutto insufficienti le griglie di metallo e chiede diverse opere di raccolta e di convogliamento.
Tanto l'assessore al Risanamento, Pippo Rao, quanto il direttore dei lavori, l'ing. Puccio Puglisi, concordano appieno sulla necessità di esaustive opere idrauliche «che saranno previste all'interno del successivo progetto di completamento. E chiederemo – sottolinea Rao – le somme necessarie». Ricordano che «quello in corso è il primo intervento di sistemazione viaria, dopo che per decenni le persone hanno camminato entro l'alveo».
Ma finché quelle prescrizioni non saranno adempiute la nuova viabilità risulterà a rischio quando scatta un allerta meteo, e quindi, in quei casi, sarà interdetta!

chi paga il danno causato? chi deve risolvere il problema baracche? chi ha sospeso i lavori assumendosi la responsabilità? in attesa della variante e senza fermare i lavori dal monumento in giù per circa un chilometro la ditta aveva la possibilità di completare il tratto e chi ha avuto questa formidabile idea ha firmato senza pensare alle conseguenze che causava e ha il coraggio di presentarsi in pubblico?

ma quale conseguenze in attesa delle prossime elezioni si tengono ben stretto l'elettorato in cambio delle solite promesse

purtroppo non ho le foto del monastero con infiltrazioni ma confermo la notizia la pavimentazione esterna è tutta abbondantemente allagata con vistose infiltrazioni d'acqua causate dalle gabbie con pietre dalla sponda del torrente

Sghiccio ha scritto:

purtroppo non ho le foto del monastero con infiltrazioni ma confermo la notizia la pavimentazione esterna è tutta abbondantemente allagata con vistose infiltrazioni d'acqua causate dalle gabbie con pietre dalla sponda del torrente

Mesi di lavoro andati in fumo ora devono ricominciare tutto daccapo